Segnata al suo inizio dal trauma rivoluzionario, l'epoca moderna appare come il tempo di una infinita frantumazione intellettuale. Secondo l'autore la cifra della schizofrenia moderna è la coppia Jekill/Hide, la convivenza con i mostri, la tensione tra nichilismo e speranza.
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Eppure, in un tempo privo di certezze, proprio il confronto ossessivo con alcuni interrogativi radicali, inerenti al senso della realtà, ha impedito che questa realtà si disgregasse. Dunque i modi di pensare individuali e collettivi non risultano casuali, ma si iscrivono in una riflessione sul reale in cui possono essere decifrate tanto le reazioni più mostruosamente disperate, quanto i più strenui tentativi di ritrovare un principio di unità e di salvezza.