Torino, fine ottobre 1994. Tra le gemelle sessantacinquenni Marianna e Rosa Maria, arrivate qui da adolescenti, negli anni della guerra, resiste quel legame di comprensione senza parole e sottili contrasti che unisce chi è stato insieme nello stesso grembo.
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Nate ad Alessandria d'Egitto da un marinaio italiano e da un'ebrea di Rodi dai riccioli neri e dagli occhi violetti, conservano del padre i colori chiari e lo sguardo ambrato; per il resto si sentono appartenere a "quegli altri", anche loro "sotto la tenda nel deserto, in sosta".