Il libro inizia con una sfida tra amici: Morgan accusa Ditto, il protagonista, di essere un topo di biblioteca, di non avere né volere esperienza diretta del mondo e della vita e di vedere tutto attraverso il filtro della letteratura che non è realtà, né tantomeno la può spiegare.
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Ditto intende dimostrare all'amico che la letteratura è collegata alla realtà, la spiega, la esplicita, la rende partecipe agli altri. Decide così, durante le vacanze di metà semestre, di scrivere un diario per convincere l'amico dell'utilità e della bellezza della letteratura. Nel diario (è finzione letteraria o realtà?) emergeranno problematici aspetti della vita privata del protagonista, del suo rapporto con le donne e col sesso, con amici balordi e col piccolo crimine.