Pubblicato nel 1966 all'Avana, non tardò, per le sue molteplici audacie, a sollevare un immenso scandalo. Ma fu personalmente Fidel Castro a impedirne il sequestro e la condanna.
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La storia racconta, ma solo in apparenza, l'infanzia e l'adolescenza di José Cemi, un personaggio copertamente autobiografico; in realtà, è pretesto per un complicato intreccio di vicende familiari, di amicizie, di amori, di destini, di esperienze erotiche, fantastiche, estetiche.