Questo libro è la storia di un "no", meglio di un "non", introdotto surrettiziamente nelle maglie della Storia canonica, istituzionalizzata, per esorcizzarla o, forse, per asautorarla.
[...]
Non importa se l'obiettivo sia stato raggiunto, Saramago stesso dichiara che ogni costruzione storica è arbitraria, soggettiva e la sua intera opera potrebbe essere vista alla luce di quel "no", capace di connotarla tutta.