Agosti svela le multiformi strategie verbali messe in atto da Proust per proteggere e conservare la propria esperienza del mondo.
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Si addentra nella profondità interiore delle due figure femminili più intense del romanzo, Albertine e la Madre del narratore-protagonista, poste in conturbante, profanatoria contiguità; analizza i fenomeni di memoria involontaria e quindi le stratificazioni metaforiche ottenute mediante l'invenzione di nuovi oggetti verbali. La realtà, nota o ignota, risulta così interamente riversata nella metafora, giacché solo lì è davvero reale.