Un malavitoso si rivolge all'Alligatore per fare da paciere con il proprio capo, che invece intende farlo fuori.
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Aiutato come sempre da Rossini (ultimo rappresentante di una malavita "onorata" ormai estinta) il detective cerca di intervenire in favore del vecchio compagno di carcere, ma si trova a dover fare i conti con una feroce sequenza di omicidi e tradimenti che non risparmiano niente e nessuno. Una guerra che non prevede "nessuna cortesia all'uscita", come dichiara il titolo, citando una vecchia espressione usata dagli ebrei durante i pogrom.