Un reportage capace di svelare i veri meccanismi della guerra balcanica dietro i fraintendimenti e le mistificazioni. Gli odi tribali, i massacri, i deliri nazionalistici, le pulizie etniche sono solo gli strumenti che un sistema politico ed economico allo sbando ha utilizzato per accrescere il proprio potere, tacitare le opposizioni e impedire il ricambio delle classi dirigenti.
[...] "La guerra mette a nudo la verità degli uomini e insieme la deforma. Ci sono tanti aspetti di questa verità; uno di essi è la cecità generale - cecità delle vittime, degli spettatori (i servizi d'informazione occidentale, oscillanti tra esasperazione, ignoranza o rimozione dell'orrore e fra cinismo e sentimentalismo) e della 'grande politica', che nel libro di Rumiz fa una figura grottesca." (dall'Introduzione di Claudio Magris)