Il libro è una riflessione spregiudicata e priva di condizionamenti sul capitalismo italiano. L'obiettivo è di rintracciarne, al di là delle trasformazioni più effimere, i caratteri costitutivi fondamentali.
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Essi vengono individuati nella estesa prevalenza del familismo nell'impresa e nel diffuso familismo amorale nella società, nella scarsa capacità di riprodurre risorse manageriali e di creare stabili grandi imprese, nella limitata autonomia della classe politica, nella soffocante presenza clientelare. Emerge così una radiografia di quello che si configura come un vero e proprio decadimento del sistema, in cui il particolare prevale sul generale e in cui tutti gli attori sociali sono corresponsabili.