L’Autore chiama “figli della rete” le nuove generazioni. La comunicazione mediatica, se da un lato offre molti vantaggi, dall’altro ha stabilito modelli relazionali on-line senza aggancio con la realtà e col territorio con gravi ripercussioni in campo pedagogico.
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Pare che la trasmissione dei valori da una generazione all’altra non funzioni più, visto anche i vari input mediatici non sempre positivi per la crescita della persona. Infatti, un’attenzione particolare l’Autore la pone sul mondo dei valori e il modo di trasmetterli alle nuove generazioni. Alcuni spunti pedagogico-didattici saranno poi certamente utili a genitori ed educatori.