Ingeborg ha una sorella troppo bella e un padre vescovo anglicano che "non la vede" ma la sfrutta. Repressa, ma allegra e vivace, decide di fuggire, cioè di partire per un viaggio in treno sul continente senza avvertire nessuno, invece di passare una settimana a Londra, ospite della zia.
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Un pastore luterano che fa parte della comitiva, la chiede in moglie dopo un corteggiamento davvero anomalo. Memore dell'ingombrante figura della sorella, che sta per sposare un buon partito, e dell'incombente figura del padre, pronto a rinnovare le consuete umiliazioni, la ragazza accetta. Ma il neomarito, completamente assorto nei suoi esperimenti scientifici dilettanteschi, oltre a trascurare i suoi doveri ecclesiastici, trascura anche la neomoglie, sembra a sua volta "non vederla", esattamente come il padre. Proprio perché abituata alla solitudine in compagnia di altri, e quindi forzatamente autonoma, Ingeborg prende un'altra decisione, improvvisa quanto drastica. E fugge una seconda volta, in compagnia di un pittore che la corteggia con foga. In Italia, Ingeborg si accorge che una cosa è fuggire e trovare marito, e un'altra fuggire con un uomo, un artista che l'ha scelta come musa ispiratrice...
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VIAAU@AURONZO DI CADORE Biblioteca comunale L. Rizzardi