Il codice di disegni Destailleur B, conservato nella biblioteca del Museo Statale dell' Ermitage a San Pietroburgo, è noto fin dal 1891, quando Heinrich von Geymüller ne descrive brevemente le caratteristiche, ma fino ad oggi i suoi eccezionali contenuti documentari sono rimasti pressoché inesplorati: Il presente volume ambisce a colmare questa lacuna, offrendo sia un'analisi integrale dei fogli del manoscritto - quasi tutti inediti e in buona parte riprodotti nelle tavole che corredano il catalogo - sia un'ampia disamina delle sue relazioni con altri documenti grafici coevi. A partire dallo studio dei 605 oggetti e monumenti antichi raffigurati (templi, sepolcri, edifici, ponti, elementi architettonici e decorativi antichi ubicati a Roma, nel Lazio e in Campania), inoltre, il volume tratteggia un quadro preciso del patrimonio antiquario a disposizione di studiosi e architetti a metà del 16. secolo. Tra questi, Pirro Ligorio, autore di una ponderosa serie di Libri delle Antichità in stretta relazione con il codice dell' Ermitage, allo stesso modo delle stampe e dei disegni di Jacques Androuet Du Cerceau, altro protagonista nella promozione della cultura antiquaria, ed infine, Andrea Palladio, il cui nome è inscindibilmente legato al Libro di Pietroburgo, passato dalle sue mani a quelle di altri illustri proprietari, quali Pierre-François Léonard Fontaine e Charles Percier.