Pubblicato nel 1853, "Villette" è l'ultimo romanzo di Charlotte Brönte, l'unico che non si concluda con il matrimonio della protagonista, l'unico che abbia come titolo un luogo.
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Villette (immaginaria città del Continente in cui si adombra Bruxelles) rappresenta infatti un luogo fisico e una regione dell'anima: luogo della vita e della morte, della perdita e della speranza, ultima terra dove può realizzarsi l'amore. "Come sopportare la vita?", aveva chiesto Charlotte all'amato professor Héger: "Villette" è, in un certo senso, la risposta a questa domanda; per potersi riconoscere veri non si deve piacere al mondo, ma essere amati da chi si ama.