Appena finito il periodo di ferma nell'esercito israeliano e alla ricerca di una "liberazione psicofisica dopo tre anni di uniforme verde-vomito" lris Bahr, zaino in spalla, decide di fare un viaggio in Asia. Ma diversamente dagli altri turisti lris ha un obiettivo ben preciso: perdere la verginità.
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Il libro è lo spudorato, spassosissimo memoir di una ragazza ingenua e maliziosa che vede nel viaggio la possibilità di lasciarsi alle spalle le nevrosi e i complessi della sua rassicurante identità di ebrea borghese. Esplorate camere d'albergo thailandesi, piantagioni di oppio nella giungla o città vietnamite flagellate da motorini, nella mente della protagonista si fa strada l'idea che il suo più grande problema sia capire da dove venga il suo bisogno di sentirsi accettata.