La profezia dell'ultimo Papa, ovvero Le confessioni di un uomo di fede a un uomo del mondo e il racconto di cose alle quali non si crederà finchè non si saranno avverate
Il titolo originale del romanzo h "For ever and beyond", un manoscritto inglese di 1.500 pagine volto in italiano e ricompattato a 400 pagine. Ma non si tratta di una semplice traduzione, bensl di una coraggiosa operazione editoriale che un po' ricorda l'anteprima del "Dottor Zivago" di Boris Pasternak pubblicata in italiano prima ancora che nella sua lingua originale.
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"Questo h il racconto di cose alle quali non si creder` finchi non si saranno avverate", sostiene l'autore del libro S. M. Olaf, un indiano convertito al cattolicesimo che h nato in una Domenica delle Palme e che proprio in una Domenica di Pasqua ha compiuto i fatidici 33 anni. Dopo aver abbandonato una promettente carriera da copywriter pubblicitario prima a New Delhi e poi a New York, nel 1992 Olaf si trasferisce a Roma, dove abita tutt'oggi, con l'obiettivo di dedicarsi allo studio delle profezie di San Malachia dalle quali trae poi questo sconvolgente romanzo.
La decennale ricerca sul campo svolta da Olaf per verificare i luoghi e i segni indicati da un antico manoscritto del vescovo irlandese San Malachia, noto per le sue doti di veggente infallibile, non va letta come una lista di pronostici piy o meno fortunati. "Queste sono le confessioni di un uomo di fede agli uomini del mondo" si legge infatti nel prologo di "La profezia dell'ultimo Papa". Poi nelle pagine successive comincia un viaggio pellegrino che condurr` il lettore alla scoperta di un alfabeto segreto che alberga nelle profondit` della Citt` Eterna. Cosl il meccanismo dei motti latini vergati da San Malachia che da secoli presagiscono la scelta dei nuovi pontefici pur diventare un po' meno oscuro e suscitare una maggiore sensibilit` verso il mistero. Non solo un Vatican thriller alla Dan Brown dunque, ma soprattutto un viaggio interiore.