Giulio Antonio Santori (1532-1602) fu uno dei maggiori esponenti del Santo Uffizio dell'Inquisizione e artefice dei più clamorosi processi per eresia contro personaggi illustri, tra cui si annoverano cardinali (Giovanni Morone), filosofi (Giordano Bruno, Tommaso Campanella), sovrani (Enrico IV di Francia).
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Le ricerche condotte su materiali in gran parte inediti o addirittura sconosciuti consentono di tratteggiare oggi la singolare biografia di Santori. Egli si formò negli uffici dell'Inquisizione di Napoli e Caserta in anni tragici e convulsi, diede la caccia a eretici di elevato rango sociale e alcuni di costoro lo contraccambiarono con avvertimenti minacciosi, ritorsioni e imboscate, fino al punto di coinvolgerlo in un complotto con Pio IV.