G.B. Brusin, soprintendente ai Beni Archeologici del Veneto, nel rilevare l'importanza della pàtera di Castelvint, ha sostenuto la necessità di conservare il prezioso reperto in un museo importante e sicuro, visto anche lo stato precario del Museo Civico di Belluno (cui poteva comunque essere fornito un calco in gesso della pàtera stessa).