Dall’analisi dell’ampio repertorio figurativo offerto dalle tarsie lignee è scaturito uno studio, inedito, focalizzato sulla tipologia di intarsi con rappresentazioni a carattere urbano. Cristallizzate in nitide strutture prospettiche, esse definiscono spazi talvolta reali ma più spesso illusori di città immaginarie.
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L’indagine si sofferma con particolare attenzione sulle tarsie lignee nella Sacrestia della Certosa di S. Martino a Napoli, ultimi straordinari episodi dell’iconografia prospettica legata alla tecnica del commesso. Questi esempi iconografici prima d’ora non erano stati sottoposti, nella ricerca storiografica, ad una analisi puntuale nel merito, al di là di generici rimandi, vagamente letterari. Attraverso il ricorso a rigorosi procedimenti geometrici l’autore perviene ad una ricostruzione critica dei contesti urbani e delle architetture intarsiate, restituendo in originali tavole grafiche la consistenza reale di questi spazi virtuali. La ricerca storico-iconografica così condotta permette di riconoscere per la prima volta il profondo legame tra le tarsie napoletane e le ricerche del prospettico frisone Hans Vredeman de Vries.
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