Dopo la crisi del 2001, con il conseguente sganciamento del peso argentino dal dollaro, Buenos Aires conosce un boom del turismo internazionale e regionale grazie al buon rapporto qualità-prezzo che offre. La metropoli sudamericana è diventata di moda anche grazie al tango, allo sport, ai movimenti giovanili, alla letteratura (Borges, Cortazar, Bioy Casares, Soriano, etc.
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), alla sua offerta per particolari target (gay, lesbiche), alla vivacità dei movimenti sociali (piqueteros, cartoneros, fabbriche occupate, ecc.) e alle esperienze artistiche innovative. Qualsiasi turista italiano si rechi in Argentina spende almeno 3-4 giorni tra arrivo e partenza a Buenos Aires, indipendentemente dall'itinerario che sceglie. L'offerta "turistica" confezionata dall'Italia è invece limitata all'albergo (da 4 stelle in su), le stereotipate serate di tango "for export", l'acquisto di oggetti in pelle e la passeggiata lungo l'asse Calle Florida-Plaza de Mayo. Tutto il resto è da scoprire in loco, ma difficilmente questo è a portata di mano dello straniero. Una guida che racconta Buenos Aires nella sua complessità, e soprattutto che presta attenzione a quelle manifestazioni significative per un turista italiano.