Una vecchia massacrata in casa sua, un criminale in fuga con il proprio ostaggio, una serie di sciagure. E dietro a tutto questo, Errki Johrma. Il mostro, Errki è uno schizofrenico scappato dal manicomio: dentro ha un lupo che gli dice come agire, e lui lo fa. Nel suo passato ha lasciato dei cadaveri, ora si nasconde nella foresta terrorizzando il villaggio di Finnemarka.
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Ma il destino ha voluto che entrambi i casi fossero affidati all'ispettore Sejer, un uomo che non si ferma alle apparenze. Chi altri si aggirava nei pressi della fattoria della povera Halldis? E perché il pazzo da lì è andato a Oslo, a farsi tranquillamente sequestrare da un rapinatore di banche? Grigio, pacato ma inesorabile, Sejer indaga, portando alla luce verità sconcertanti. Intanto il bandito e la sua preda proseguono la loro corsa, braccati dalla polizia: soli ed esausti nei boaschi di Finnemarka, a poco a poco rivelano l'uno all'altro la reciproca natura, fino all'epilogo inaspettato. Fedele a una tematica a lei cara, Karin Fossum costruisce un romanzo serrato sull'ipocrisia delle piccole comunità, dove una patina di finta pace cela odi e rancori inimmaginabili e dove il pregiudizio facilmente svia i sospetti dai veri colpevoli. Una vecchia massacrata in casa sua, un criminale in fuga con il proprio ostaggio, una serie di sciagure. E dietro a tutto questo, Errki Johrma. Il mostro. Errki è uno schizofrenico scappato dal manicomio: dentro ha un lupo che gli dice come agire, e lui lo fa. Nel suo passato ha lasciato dei cadaveri, ora si nasconde nella foresta terrorizzando il villaggio di Finnemarka. Ma il destino ha voluto che entrambi i casi fossero affidati all'ispettore Sejer, un uomo che non si ferma alle apparenze. Chi altri si aggirava nei pressi della fattoria della povera Halldis? E perché il pazzo da lì è andato a Oslo, a farsi tranquillamente sequestrare da un rapinatore di banche?