Dopo "Achtung! Banditi! Parole per film" e "Cronache di poveri amanti. Pagine di Celluloide" (poi raccolti nel cofanetto Il Cinema in "cooperativa". Gli anni Cinquanta di Carlo Lizzani), ecco "Come uccidere un'idea.
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In memoria della Cooperativa Spettatori Produttori Cinematografici, 1950-1961": terzo ed ultimo volume di una proposta editoriale che interessa la componente più singolare della cinematografia neorealista, ovvero la CSPC. Se precedenti volumi, basati sulle sceneggiature originali di Achtung! Banditi! e di Cronache di poveri amanti, vagliano i due soli film prodotti dalla "Cooperativa" che poi inseriscono nei rispettivi contesti socio-culturali (cfr. p.es. Imarisio E., La Genova di "Achtung! Banditi!", in "I luoghi del cinema in Liguria" - a cura di Venturelli R., Carlini F.- Touring Club Italiano, Milano 2010), pure attraverso notevoli apparati storico-critici ed iconografici, questo libro scevera con l'inalterato metodo scientifico d'un gruppo ristretto di specialisti le condizioni molteplici che determinano la nascita, lo sviluppo e l'estinzione della "Cooperativa" stessa, nel clima italiano della guerra fredda. Accrescono l'impianto saggistico del volume, a cui non mancano i contributi autorevoli di Carlo Lizzani e di Giuliano Montaldo, due folti dossiers, l'uno documentativo e l'altro iconografico, ricchi di inediti.