Il corpo umano è un autentico prodigio della natura. Il suo insieme unico di ossa e muscoli, nervi e organi sensoriali, pelle e tessuti di rivestimento (e altro ancora) costituisce un tutto che sopravanza di gran lunga la somma delle sue parti.
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Le singole componenti sono integrate e strettamente collegate: le cellule sono organizzate in tessuti, i tessuti in organi, gli organi in sistemi, come ad esempio il cuore e i vasi sanguigni oppure i polmoni e le vie respiratorie. Complessivamente è necessario il funzionamento coordinato di undici sistemi soltanto per mantenerci in vita. La responsabilità della gestione di queste attività ricade in gran parte sulla mente umana, straordinaria nella sua complessità, che esercita abilità assai complesse, come quelle che presiedono al ragionamento, alla memoria, alle emozioni e alle facoltà espressive esercitate attraverso il linguaggio e la creatività. Esattamente in quale maniera il cervello assolva a questa impresa, continua a essere uno dei grandi misteri che avvolgono l'esistenza umana. Un'altra meraviglia è rappresentata dall'acido desossiribonucleico (DNA), che fornisce in un codice chimico le istruzioni necessarie perché un individuo possa formarsi e funzionare. Il DNA, di cui sono fatti i nostri geni, è alla base del funzionamento quotidiano dei tessuti e degli organi, ma anche dei caratteri, non solo esteriori, che rendono ciascuna persona biologicamente diversa da tutte le altre. I processi alla base della vita, ossia la respirazione, il pulsare ritmico del cuore, la digestione e l'eliminazione delle sostanze di rifiuto, possono avere luogo grazie a uno stato di equilibrio dinamico detto omeostasi. Ogni raffreddore, dolore o patologia più grave sono il rilfesso di un allontanamento più o meno temporaneo di questa condizione di stabilità.