Derrida legge Artaud, cioh innesta il testo decostruttivo su quello del teatro della crudelt`, che perr ha sempre rifiutato di costituirsi come semplice testo.
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E in questa lettura paradossale la decostruzione rintraccia nel pensiero di Artaud quelle stesse strategie retoriche e configurazioni concettuali che essa intendeva praticare: il rovesciamento delle opposizioni, il doppio, l'impossibile, ecc.
Nel sogno artaudiano di un teatro senza rappresentazione si dispiega il potenziale decostruttivo nei confronti del teatro e della cultura occidentali, che vivono inconsapevolmente nella differenza. Artaud bandisce la scrittura dal teatro della crudelt`, salvo poi reintrodurla surrettiziamente, e su questo movimento interviene Derrida per aprire la scena della scrittura. Scena invisibile ma potente, in cui il teatro e la filosofia si scoprono inscritte ogni volta che rivendicano la loro presunta purezza.