La storia dell’alpinismo è prima di tutto la storia di una ‘passione totalizzante’, quella per la montagna: poi, è la storia di una disciplina in cui si uniscono sfida, pericolo, resistenza, tecnica. Come vuole il nome, l’alpinismo è nato e cresciuto sulle Alpi, dove si sono sperimentati per due secoli i materiali, le visioni e le tecniche della scalata.
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Le Alpi sono state il laboratorio mondiale della vertigine, il posto in cui crescevano i maestri e maturavano le idee poi esportate in Himalaya e sulle grandi montagne del pianeta. Nessun’altra catena montuosa ha prodotto tale ricchezza di talenti, progetti, realizzazioni, e non solo perché tutto è cominciato sul Monte Bianco nel 1786 ma soprattutto perché le Alpi sono diventate un crocevia internazionale di scuole e stili a confronto, generando una successione straordinaria di sogni, tentativi e conquiste. 12 capitoli per ripercorrere i 12 gradi di difficoltà delle vie di arrampicata e il superamento dei grandi ‘problemi’ – dal Cervino alla parete nord dell’Eiger fino alle grandi libere in Marmolada. L’autore racconta il modo in cui la passione si è via via strutturata in diversi stili e approcci sportivi, alternando la sua voce con quella dei numerosi protagonisti – da Petrarca a Quintino Sella, da Whymper a Preuss, da Comici a Messner fino a “Manolo”, Steck e Destivelle – che hanno legato il proprio nome e spesso il proprio destino ai giganti di roccia e ghiaccio.