Il volume propone una quarantina di itinerari per escursionisti esperti,
che vogliono seguire tracce di sentieri nascosti dalla vegetazione, ritrovare
quelli un tempo percorsi da boscaioli e carbonai, seguire le tracce lasciate
dagli animali o dai cacciatori alla ricerca delle loro prede, interpretare l'orografìa
del monte per individuare i passaggi più naturali.
[...]
Questo modo alternativo
di vagare per le montagne va ben oltre il godimento dell'immagine distaccata
del paesaggio e dell'ambiente naturale, regala emozioni e ore di silenzio
impagabili, arricchisce la conoscenza della montagna, ne fa apprezzare
il carattere a volte ostico, accresce il doveroso rispetto per l'ambiente naturale.
E lo spunto per abbracciare una diversa filosofia dei rapporti con la montagna, lontana dall'uso utilitaristico dei suoi spazi attrezzati, ma non è una sfida alla sua natura più ostile: solo la richiesta di venire accolti nel suo mondo a coglierne gli aspetti più nascosti.
Sono percorsi «nuovi» in riferimento alla pubblicazione, nel 1996,
del Grande libro dei sentieri selvaggi; un decennio dopo, la montagna permette
di aggiungere molte opportunità agli appassionati di escursionismo esplorativo.
I sentieri contenuti in questo libro sono distribuiti in tutta la regione dolomitica
e in alcune zone limitrofe. Sono descritti con accuratezza, per evitare angoscianti
dubbi sull'orientamento e le difficoltà da affrontare. Alcuni sono fattibili
da escursionisti mediamente allenati; altri prevedono passaggi su facili roccette,
cenge esposte, pendii insidiosi. Tutti comunque richiedono la massima prudenza,
oltre che una stima oggettiva delle proprie capacità prima di avventurarsi
in uno di questi straordinari viaggi nella wilderness di casa nostra.