Di fronte ad alcuni drammi giovanili (dai suicidi alle "stragi del sabato sera", dalle tossicodipendenze alle violenze dei minori) non possiamo che interrogarci sul perché ciò avvenga, sul senso di tali fatti, sul come trovare risposte. Questi indicatori del disagio giovanile possono essere interpretati anche come ricerca di comunicazione con il mondo degli adulti.
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Una ricerca di comunicazione che, attraverso il crescente impegno nel sociale dei giovani (nell'associazionismo e nel volontariato), può diventare anche disponibilità ad un coinvolgimento per migliorare il mondo costruito dagli adulti. Ci si pone in un'ottica in cui l'educazione va intesa soprattutto come pratica sociale e l'intervento sociale si caratterizza in senso educativo.