Famiglia e borghesia, i due capitoli che compongono questo libro, enunciano sin dal titolo i temi prediletti della scrittrice. Sono vicende di smarrimento e di crisi quelle che il libro rappresenta, introducendoci in due nuclei familiari della Roma di fine anni settanta.
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L'intreccio delle storie viene dedotto più che attraverso un dialogo ridotto all'essenziale, attraverso il rapporto che i personaggi intrattengono con gli oggetti dell'uso quotidiano, con le cose che mangiano, con gli animali domestici di cui si circondano. Quello cui si assiste è un dramma dell'attesa, dove gli antieroi dell'autrice appaiono sempre sul punto di uscire dal torpore della loro condizione mediocre per trovare lo scatto del nuovo, e proiettarsi in una zona meno grigia e rassegnata.