Cosa possono comunicare a un gruppo di donne di oggi le osservazioni quotidiane che una giovane ebrea olandese annota nel suo diario negli anni cruciali dello sterminio ebraico? Attraverso lo studio della vita e delle parole di Etty Hillesum, morta ad Auschwitz nel 1943 a soli ventinove anni, parole abusate come amore, libertà, pace e futuro vengono ridefinite acquistando una nuova forma.