Alcuni cattolici francesi di provincia si lasciano ingenuamente convincere da una banda di truffatori ad accorrere a Roma per liberare il papa, che languirebbe nei sotterranei del Vaticano mentre un usurpatore avrebbe preso il suo posto.
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Farsa elegantemente camuffata da romanzo d'avventura, il libro irride i vizi e le debolezze di una certa borghesia cattolica: ma forse, come suggerisce Gigliozzi, è anche uno sfogo contro l'educazione rigida e perbenista che Gide aveva ricevuto. Pubblicato la prima volta anonimo, "I sotterranei del Vaticano" suscitò subito vivaci polemiche che costarono all'autore la rottura di più di un'amicizia.