La storia di Cairo comincia sotto il fascismo, conosce gli stenti del dopoguerra, s'irrobustisce ai margini del boom economico.
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Siamo in uno di quei paesini della provincia di Milano dove "una volta era tutta campagna" ma dove poi sono arrivate le fabbriche, i padroni, protagonisti di un boom economico che porta ricchezze nuove e aiuta la ricostruzione dell'Italia del dopoguerra, ma che condanna ai margini coloro che non possono seguirne i ritmi. Cairo cresce in fretta, da solo: appena finite le scuole medie è costretto a fare l'operaio, lui che voleva farsi una cultura. Ma Cairo non è come gli altri: lui sa volare, in un sogno a occhi aperti che lo libera dagli obblighi della quotidianità. Il libro è il romanzo d'esordio di un giovane sessantacinquenne.