Il volume, alchemico, rinascimentale, magico, iniziatico, prende spunto dal ritrovamento, presso l'archivio urbinate della famiglia Ubaldini, della più antica versione del manoscritto del "Liber lucis", disteso dal frate francese Giovanni da Rupescissa intorno alla metà del XIV secolo e costruisce una sorta di affascinante "manuale del mago".
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Vero e proprio trattato di alchimia, il manoscritto, riprodotto integralmente e trascritto sia nel testo latino che nella traduzione italiana, contiene ricette e appunti di alchimia mirati a svelare il segreto della fabbricazione della pietra filosofale.