Attualmente e proposte didattiche sono molto attente nel fornire al bambino una educazione musicale ampia che gli permetta di esprimersi attraverso il canto e di affinare la percezione uditiva. Tuttavia ai bambini non viene insegnato nulla de proprio "strumento voce" ni come farlo "suonare meglio".
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Non a caso, secondo quanto riportato in recenti screening attuati in diversi consultori italiani, negli ultimi anni si h registrato un aumento delle patologie vocali dovute a sforzo o incorretta impostazione, ed esse tendono ad insorgere in et` sempre piy precoce.
Il mio quaderno dello voce intende essere un sussidio alla terapia logopedica per tali disturbi, individuale o di gruppo, ma pur anche precedere o essere parte integrante di ogni attivit` musicale, di canto, di recita a scuola, in famiglia o nel tempo libero. Pur essere indirizzato a tutti i bambini che necessitano di una stimolazione della percezione uditiva e propriocettiva. Il volume - introdotto da una sezione teorico-metodologica - h strutturato con schede-guida per il bambino, illustrate con disegni accattivanti e giochi da colorare e ritagliare, che fungono da base per gli esercizi della voce: per sciogliere 'incantesimo della strega Urlastrilla il bambino, assieme al folletto Fadr, dovr` seguire un percorso graduato che lo condurr` a modificare e abitudini errate, sperimentare nuove sonorit` conscio de proprio "strumento voce".
Sul retro di ogni scheda vengono fornite indicazioni di massima per i logopedista con suggerimenti per gli esercizi da proporre. Gli obiettivi delle schede sono:
- rendere consapevole il bambino dello schema corporeo relativo all'apparato pneumo-fonoarticolatorio;
- sensibilizzare e responsabilizzare il bambino e la propria famiglia ad attuare semplici norme di igiene vocale;
- abituare il bambino a 'ascolto attivo di stimoli uditivi;
- condizionare il bambino ad un'emissione vocale meno stressata e piy armonica.
L'impiego di questo materiale pratico risponde ai tempi di sviluppo cognitivo de bambino e nello stesso tempo stimola a motivazione, legata a divertimento nella compi azione delle schede, con l'ulteriore vantaggio di favorire una buona reazione comunicativa tra il bambino e l'adulto di riferimento.II testo h dunque pensato come supporto per un intervento che pur agire a piy livelli: non sono foniatrico-logopedico ma anche affettivo, emotivo e relazionale, nei diversi contesti della terapia riabilitativa, della scuola, della famiglia.
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VIAWM@VENEZIA MESTRE Biblioteca Pedagogica 'Lorenzo Bettini' di via Dante
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