Nel secolo scorso abbiamo sviluppato una civiltà convinta di avere riserve di petrolio a basso costo e illimitate: un'illusione destinata a infrangersi. Negli anni cinquanta M. King Hubbert, geofisico della Sheil Oil Company, predisse che la quantità di petrolio che poteva essere estratta dai pozzi statunitensi avrebbe raggiunto un picco massimo intorno al 1970, per poi calare rapidamente.
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La previsione ricevette lo scherno dei colleghi, ma in seguito si rivelò esatta. L'offerta mondiale di petrolio, come quella di ogni altra risorsa minerale, cresce da zero fino a un massimo, dopodiché è destinata a calore per sempre. In questo libro David Goodstein spiega come la fine dell'era del petrolio sia inevitabile.