Oggi c'è ancora bisogno di far uscire dal banco il corpo del bambino e di ridare alla sua mente la possibilità di pensare, immaginare, progettare; di ritornare a giocare al teatro accogliendo le sue regole di ascolto, partecipazione, autocontrollo. Di rendere insomma il bambino protagonista dell'esperienza scolastica, che è suo diritto vivere come persona libera, consapevole, felice.