Scritto tra l’agosto 1939 e l’estate 1941, nel pieno della tragedia della guerra mondiale, l’Inventario è il tentativo di Calamandrei di recuperare un tempo diverso, il tempo della gioventù e della speranza, dominato da figure familiari e luoghi cari (Montauto, Montepulciano), tra micologia e mitologia intima.
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Non lontano dalla passione civile che avrebbe animato lo scrittore e il politico Calamandrei, il ricordo del bambino Piero detta questo “diario verde” nel momento in cui l’uomo sta facendo i conti con quei sogni di giustizia, quelle speranze di pace a cui ora guarda con disincanto.