La riforma della scuola materna fu varata, per la prima volta, nel dopoguerra, nel 1969; fu poi perfezionata nel 1991. La riforma della scuola elementare fu promossa per la prima volta nel 1955 e una seconda volta nel 1985. Quella della scuola media nel 1962 e nel 1977. La riforma della scuola secondaria superiore non è mai stata fatta.
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La Repubblica ha dovuto confessare la sua impotenza in proposito. In due anni, invece, precisamente dal 2003 al 2005, la riforma Moratti ha ridisegnato la fisionomia dell,intero sistema di istruzione e di formazione dai 3 ai 19 anni. Un ritardo di decenni, recuperato in tempi brevissimi, con un preciso disegno che raccoglie il meglio delle elaborazioni progettuali di questi decenni. Per di più anche tenendo conto delle profonde innovazioni introdotte nel campo dell'istruzione e dell 'istruzione/formazione professionale dalla riforma della Costituzione del 2001. Forse anche per questo la riforma è stata accompagnata da fraintendimenti, disinformazioni e opposizioni ideologiche pregiudiziali come forse mai è capitato nella storia della Repubblica. Il lavoro di Giuseppe Gaburro, con la pazienza e la precisione di chi conosce dal di dentro le cose per avere contribuito a realizzarle, rilegge non solo l'architettura ordinamentale introdotta dalla riforma, ma ne mostra le ragioni e i problemi. Le ragioni sono soprattutto educative e culturali (lo stato di crisi che, a questo proposito, attraversa ormai da oltre vent'anni la scuola italiana è talmente noto da non aver bisogno di illustrazioni particolari). Dire perciò che questo complesso di interventi riformatori è paragonabile solo alla riforma Gentile del 1923 risulta più un dato di fatto che un giudizio.
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