E' una straordinaria e inedita "imago" della Russia del passato (XVIII e XIX secolo) e insieme un atto lucido,d'impietoso amore per la terra divenuta, dopo tanti anni di consuetudine con i suoi massimi scrittori, seconda patria spirituale dell'autrice.
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Lasciati sullo sfondo, quasi comparse, i grandi protagonisti della storia, Serena Vitale ridà vita a una variegata folla di personaggi apparentemente marginali nelle cui gesta, l'"anima russa" si rivela con l'evidenza dell'incubo o della follia. Il libro è basato su documenti e rigorose ricerche storiche, a dimostrare i misteriosi e complessi rapporti tra verità dei fatti e finzione romanzesca.