Il giornalista della "Stampa" firma questo romanzo "pettegolezzo risorgimentale di amore e morte".
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Ne sono protagonisti Aimone, figlio bastardo di Carlo Alberto, quindi fratellastro di Vittorio Emanuele II, bellissimo ma senza orecchie; Cavour, che lo alleva come un figlio, inviandolo in tutto il mondo per imparare, osservare, conoscere i geni del secolo, da Chopin a Verdi, da Marx a Darwin; poi c'è Chiara che, innamorata di Aimone, cerca di incatenare a sé il bel giovane.