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La ragazza in blu

Vreeland, Susan

2003

Abstract

Strana giornata, questa del funerale del preside Merril! Mai e poi mai
Richard avrebbe pensato di ritrovarsi, dopo la cerimonia, nella gelida
casa di Cornelius Engelbrecht, il suo collega insegnante di matematica,
seduto alla sua poltrona di cuoio rosso, a conversare con quell'uomo
dall'aspetto così insignificante da celare di certo un cuore incande-
scente o forse, in un angolo riposto della sua anima, qualche inconfes-
sabile segreto.
Scapolo, vestito sempre con colori indefinibili, sostenitore del circo-
lo degli scacchi di Philadelphia, conoscente discreto di tutti piuttosto
che amico di qualcuno, costantemente sulle sue e appartato nella sala
professori, Engelbrecht si è sempre guardato bene dall'invitare chicches-
sia a casa sua. E' con malcelato stupore perciò che Richard lo guarda ac-
cendere il camino, sorridere e, con gesti eccitati, illuminare un quadro
posto davanti alla poltrona: un dipinto straordinario in cui una ragazza
con un grembiule blu siede a un tavolo accanto a una finestra aperta.
"Guarda. Guarda l'occhio. E' una perla", dice Engelbrecht. "Le perle era-
no elementi ricorrenti in Vermeer. E osserva la luce di Delft...".
"Notevole", dice Richard. "Notevole", dice Richard. "Indubbiamente nello
stile di Vermeer. Un'imitazione sconcertante."
"E' un Vermeer", sussurra Cornelius Engelbrecht...
Così comincia questo straordinario romanzo che, come una preziosa scatola
cinese, di capitolo in capitolo, ci conduce davanti al destino di una
grande opera e delle persone, umili e potenti, nobili e arroganti, amanti
dell'arte o del suo potere, che l'hanno avuta lungo i secoli.
Ecco allora Amsterdam, durante gli anni Quaranta, e le tragiche vicende
della famiglia ebrea che possedeva "La ragazza in blu"; ecco la felice
coppia olandese cui il dipinto apparteneva anni prima e che finisce col
dividersi nell'istante in cui uno dei due ammette che la ragazza del qua-
dro gli ricorda un vecchio amore; ecco, ancora più indietro, la vita di
una fattoria olandese durante la grande inondazione del 1717; ecco, in-
fine, Vermeer che, angustiato dai debiti, decide, in un momento di rilas-
satezza e di gioia, di dipingere la figlia.
Fedele allo spirito del grande artista olandese, Susan Vreeland cattura,
attraverso l'arte e il magico potere della bellezza che essa racchiude,
i desideri, i sogni, l'esistenza delle persone comuni. Nella cantina di casa di un insegnante di matematica, Cornelius Engelbrecht, un signore sobriamente vestito, dal carattere chiuso e dall'atteggiamento sfuggente, giace un quadro prezioso che ritrae una ragazza vestita di blu. In un momento d'abbandono e di inconsueta familiarità, Engelbrecht confida a un amico che il quadro, palesemente risalente al XVII secolo, è una delle opere "ignote" di Vermeer, il grande pittore olandese. Suo padre, ufficiale nazista durante la guerra, l'aveva trafugato a una famiglia ebrea.. - Nella cantina di casa di un insegnante di matematica, Cornelius Engelbrecht, un signore sobriamente vestito, dal carattere chiuso e dall'atteggiamento sfuggente, giace un quadro prezioso che ritrae una ragazza vestita di blu. In un momento d'abbandono e di inconsueta familiarità, Engelbrecht confida a un amico che il quadro, palesemente risalente al XVII secolo, è una delle opere "ignote" di Vermeer, il grande pittore olandese. Suo padre, ufficiale nazista durante la guerra, l'aveva trafugato a una famiglia ebrea.