A partire dai primi interessi bioantropologici, sociologici e psichiatrici, attraverso il dibattito sulla teoria dell'"etichettamento" e sul controllo sociale, il volume ricostruisce anzitutto il percorso storico della criminologia nelle sue tappe salienti.
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Gli autori avanzano poi la proposta di una prospettiva psicosociologica che abbia per oggetto i modi in cui il crimine si costruisce come comportamento e come problema sociale. L'azione deviante da una parte e l'azione di controllo dall'altra sono viste nella loro stratificata complessità, in cui si sovrappongono aspetti soggettivi e relazionali, simbolici e sociali.