Questo volume rappresenta lo studio più dettagliato della ricezione della teoria francofortese in Italia, che ha coinciso anche con uno dei momenti più vivaci e innovativi della cultura italiana del dopoguerra.
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La ricezione dei grandi autori della Scuola di Francoforte (Adorno, Horkheimer e Marcuse) ha segnato profondamente e sprovincializzato la cultura filosofica e politica italiana dell'ultimo cinquantennio, mettendo al centro dell'attenzione le nuove tematiche della critica della modernità. Con gli autori francofortesi si confrontarono i principali intellettuali italiani, da Cases a Fortini, da Colletti a Vattimo, ma anche i movimenti studenteschi e giovanili. Il volume ripercorre l'uso che della teoria critica fu fatto nel '68 e nel '77, le polemiche che accompagnarono la traduzione dei testi di Adorno e Marcuse, le reazioni ostili del mondo culturale più tradizionale, le tracce profonde che la Scuola di Francoforte ha lasciato nel nostro panorama culturale.