Jeremy Pauling è uno scapolo di trentotto anni, cresciuto a Baltimora con una madre apprensiva e soffocante, in una casa affollata di anziani inqui- lini che scandiscono il tempo con gesti lenti e rassicuranti.
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Rinchiuso nello studio all'ultimo piano, tra i ritagli dei suoi collage e le scul- ture che assembla con gli oggetti più inosliti, Jeremy trascorre le sue giornate sprofondato in un universo personale e inaccessibile: non si al- lontana mai dall'isolato, teme le azioni più banali come rispondere al te- lefono, aprire la posta o attraversare la strada; lascia che la vita gli scorra intorno, senza riuscire ad afferrarla se non per brevi istanti, guardandola da un adistanza irrimediabile o da una insostenibile prossi- mità. Ma un giorno, in seguito alla morte della madre, a chiedere di af- fittare la stanza arriva la giovane Mary, trasferitasi da poco in città dopo essere scappata dal marito insieme alla figlia Darcy. Le giornate di Jeremy iniziano così lentamente, coraggiosamente a cambiare. E ad aprirsi all'amore. In un polifonico alternarsi di punti di vista, le storie dei protagoni- sti intrecciano speranze, solitudini e malinconie, indagando in profon- dità le contraddizioni e le difficoltà degli affetti e del vivere, senza mai perdere di vista le sfumature del quotidiano, il modo in cui ingom- bra l'esistenza di oggetti, necessità e abitudini. Dettagli banali ma indispensabili che, come nelle sculture di Jeremy, catturano il signi- ficato ultimo e inaspettato della realtà. Jeremy è sulla soglia dei quarant'anni, è un artista e gode anche di un certo successo, ha qualche allievo occasionale e vende le sue opere, ma vive in un mondo tutto suo, ovattato, protetto dall'anziana madre, che per vivere trasforma la sua casa in una sorta di pensione. Quando la madre muore, per un momento sembra che qualcosa possa cambiare nella sua vita, ma tutto continua esattamente come prima. Jeremy continua a vivere con la testa fra le nuvole, a dedicare qualche minuto al resto della sua vita. Affitta le numerose stanze della grande casa a persone sole, pensionati, studenti, che si mescolano formando uno strano gruppo omogeneo.