TAV o spartitraffico in Italia cambia poco: le opere pubbliche non si costruiscono e se si costruiscono ci si mette un tempo infinito e i costi sono da capogiro. Luoghi comuni? No, basta andare a spulciare tra le molte pubblicazioni che hanno passato ai raggi x tempi, costi e modalità per realizzare le infrastrutture in Italia, e si scopre che è tutto vero.
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Ammesso che i lavori, prima o poi, vedano la fine. Cosa che non sempre accade. Anzi, in alcuni casi i lavori non iniziano nemmeno. Ma questo non impedisce di sprecare milioni e milioni di euro in attesa della posa della "prima pietra" e, più spesso, della seconda. LAVORI IN CORSO è un viaggio tra i cantieri dello spreco, da Nord a Sud, dall'eterna Salerno-Reggio Calabria al miraggio di portare il mare a Milano. Opere a volte essenziali eppure perennemente "in corso", a volte estremamente inutili ma altrettanto in eterno "avanzato stato di ultimazione". Certo, al rigore di questa ricostruzione avrebbe giovato il contributo di un ente costituito ad hoc, l'Ufficio nuove opere incompiute: è stato creato nel 2004 per censire tutte le promesse mai mantenute in tema di infrastrutture. Ma il suo destino era già segnato nel nome: è stato chiuso dopo un anno.