Simulacri si aggirano nell'aria e per le strade della città: prendono forma di angeli metropolitani o di ragazze. Metamorfosi annunciate, o piccoli inattesi accadimenti che immettono l'impossibile nel mezzo del quotidiano. Poi il Sud: presenza non scenica, ma corporale e fantastica. Il Salento e le sue masserie, il ballo e il grido delle tarantolate.
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Le voci dei ragazzi sui treni dell'emigrazione, i silenzi delle donne balcaniche che risalgono lo stradone, i personaggi funamboleschi delle feste paesane. Il libro si muove nel solco della "scrittura breve" e accoglie nella sua prosa registri, toni e misure che guardano alla poesia e di essa recepiscono l'invito a conoscere per via fantastica.