La prigione di Guantànamo, teatro di orribili sevizie e di soprusi di ogni genere, è tornata di grande attualità e il tema dell'uso della tortura nella lotta al terrorismo ha riacceso il dibattito.
[...]
Per la prima volta, un uomo dotato di indipendenza di giudizio e di libero accesso alla più famigerata tra le carceri statunitensi, ha messo nero su bianco le reali condizioni in cui versano i detenuti accusati di terrorismo dal governo americano. "L'inferno di Guantànamo" da questo punto di vista, rappresenta un documento eccezionale: un vivido resoconto scritto da Clive Stafford Smith sulla base della sua esperienza di avvocato difensore di quindici prigionieri rinchiusi nel supercarcere e privati di qualsiasi diritto e di ogni garanzia. Con coraggio e obbiettività, Stafford Smith esplora la durezza di questo universo, svelando il vero volto di un luogo completamente al di fuori della legge, dove la violazione dei diritti umani è un fatto quotidiano e in cui le violenze più crudeli sono diventate parte integrante di un'aberrante quotidianità.