Il Novecento è stato caratterizzato, in pittura e in letteratura, da una nuova consapevolezza della crescita parallela di queste due arti e dalla loro necessità di abbeverarsi alle stesse fonti, del presente come del passato. Questo libro vuole essere un'ulteriore dimostrazione di tali affinità sostanziali sia sul piano strutturale che contenutistico.
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Sulla scia delle teorizzazioni di Kandinsky, molti sono gli scrittori che hanno manifestato una particolare attenzione per le peculiari affinità costruttive dell'immagine dipinta e di quella "narrata" (da William C. Williams a Virginia Woolf, da Wallace Stevens a Dylan Thomas, da Sylvia Plath a John Ashbery, da Robert Frost a V. S. Naipaul). La critica non può, dunque, non tenere conto di questo specifico approccio che privilegia i canali percettivi dello sguardo (uno "sguardo narrato") nell'indagine del patrimonio immaginifico di artisti di oggi e di ieri che si sono confrontati con queste due arti sorelle. Bruegel, Caravaggio, Bosch, Parmigianino, Holbein, Wyeth, Kandinsky, Marin, De Chirico sono tutti pittori che hanno fecondato l'immaginario di poeti e prosatori del Novecento, fornendo alla loro arte nuovi strumenti percettivi.