Dopo essere stato un punto di riferimento per due generazioni di spettatori, all'indomani del suo commiato dal cinema - con il film "Fanny e Alexander" su Bergman era sceso un silenzio che sfiorava l'oblio. Dopo il congedo ufficiale, ha fatto sentire la sua presenza in altre forme.
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Ha intensificato l'attività di scrittura che si è manifestata in testi autobiografici, romanzi, sceneggiature, pièce teatrali e radiodrammi. Ha continuato a coltivare il suo primo amore per il teatro ma anche quello per il cinema, sia pure a destinazione televisiva. Sembra infatti che il regista non abbia saputo resistere all'attrazione delle immagini in movimento. I saggi qui raccolti illuminano gli aspetti meno conosciuti della multiforme opera di Bergman.
