Max è un bambino handicappato. Niente parole fino a sette anni: soltanto qualche breve sorriso, tante lacrime e un bisogno costante di attenzioni. L'autrice, mamma di Max, ha deciso di colmare quel lungo silenzio prestando la voce al suo bambino. Una voce autentica, fatta di parole maldestre come i suoi gesti, di frasi barcollanti come i suoi passi.