Tutto il dramma si concentra e si identifica nella figura e nella caratterizzazione psicologica di Mirra, della sua tormentata coscienza in cui si scontrano l'aspirazione a una vita normale e una pulsione incontenibile alla morte. Tragedia dell'impossibilità di trovare ascolto negli altri, dell'incomprensione e della solitudine.
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Mirra non fa della sua protagonista un'eroina, ma una povera creatura umana, che si dibatte in un conflitto più grande di lei e da questo è fatalmente travolta e annientata.