Fulvio Tomizza si rifugia nell'universo parallelo dei sogni come in una sorta di soffitta dalla quale recuperare con nostalgia purificatrice le radici profonde del suo mondo espressivo: l'amore selvaggio, lo spirito randagio, il dolore della diaspora, il ritorno a casa, la memoria del padre. E ogni sogno dà vita a un racconto ricco di suggestioni e atmosfera.